mercoledì 6 febbraio 2008

IL GENIO DELLA PORTA ACCANTO

Mi sembra interessante condividere con voi l'intervista realizzata con Chiara Sivieri. Chiara Sivieri lavora per IBM con un contratto di apprendistato in cui è compreso un master in Gestione Aziendale presso il MIP (School of Management del politecnico di Milano) con il ruolo di Project Manager.
Dall'intervista emergono diversi spunti di riflessione tra cui: un' analisi critica della matematica insegnata a scuola, le possibilità aperte dalla matematica nell'osservazione e nell'interpretazione del mondo, le caratteristiche e le potenzialità date dall'acquisizione di una forma mentis matematica


1. Qual è la tua professione?
Attualmente lavoro per IBM con un contratto di apprendistato in cui è compreso un master in Gestione Aziendale presso il MIP (School of Management del politecnico di Milano). Il mio ruolo attuale è di Project Manager, ma presto passerò al settore marketing.

2. Che rapporto ha con i numeri/matematica?
Un rapporto di enorme ammirazione, laddove la matematica venga considerata nella sua forma più speculativa, quale strumento per la comprensione delle relazioni presenti tra i fenomeni ed in sé già riflessione, tensione conoscitiva.

3. Si sente di avere una mente matematica? Perché
Per certi versi sì. Sia per la mia formazione filosofico/epistemologica, sia per un’attitudine personale ad un pensiero critico, logico ma al contempo libero e perennemente alla ricerca.

4. Pensa di riconoscere una persona con una mente matematica? Da cosa? Quali sono le caratteristiche di un ragionamento matematico?
Assolutamente si. La mente matematica si distingue a mio avviso per la grande capacità penetrativa ed analitica. A queste, si aggiunge una curiosità rivolta spesso agli aspetti più radicali, più essenziali delle cose, non superficiale o meramente estetica. Caratteristiche del pensiero matematico? Molteplici, non esclusivamente il carattere logico e deduttivo che si è soliti imputargli, ma anche una fondamentale libertà, creatività, vitalità.

5. Per lei una persona ragiona correttamente quando…tre aggettivi.
(Mi scuso ma non uso aggettivi).
COMPRENDE. Riflette. Individua e crea relazioni.

6. Nel suo lavoro dove incontra la matematica?
Prevalentemente in ambito amministrativo, strumento finanziario e di gestione.

7. Nella sua vita privata/hobbies dove incontra la matematica?
In testi e saggi di epistemologia. La matematica come oggetto-soggetto di riflessioni sui fondamenti.

8. Potrebbe vivere senza matematica?
Beh pragmaticamente no, la matematica è strumento usato ovunque, permea la nostra vita sotto forma di algoritmi di calcolo alla base dei più moderni strumenti tecnologici.


9. Crede che l’italiano medio ami la matematica? Perché?
Assolutamente NO. Ciò è dovuto all’estrema BANALIZZAZIONE della matematica nelle scuole soprattutto superiori, dove viene proposta solo come strumento, ostico, di calcolo. Si perde di vista cosi sia lo scopo della matematica….il suo servire da strumento per la comprensione del mondo, sia il suo valore intrinseco di riflessione profonda.

10. Che rapporto ha avuto durante la scuola elementare con la matematica? E durante la scuola media?
Ottimo. Nelle scuole elementari e media, la matematica era per me un gioco.

11. Qual è il motivo per cui è nata la matematica?

Volontà di conoscenza e comprensione del mondo. Innata aspirazione intellettuale umana, la matematica è una delle più grandi espressioni delle capacità più intrinsecamente umane.

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